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Accetto RifiutoMarostica, 6 dicembre 1926 - 24 maggio 2006
Pittore, scultore, ceramista, imprenditore, educatore.
Gigi Carron nasce a Marostica il 6 dicembre 1926, dove trascorre la sua infanzia e giovinezza.
Pittore, scultore, ceramista, imprenditore, educatore. Staffetta partigiana in Carnia, sulle Langhe e sull'Altipiano di Asiago. Il primo, negli anni settanta, a planare dal Monte Grappa con il deltaplano, che lui chiamava semplicemente aquilone. Fonda e gestisce, con alcuni soci artigiani, la fabbrica di ceramiche Alcyone. Gigi Carron rimane fedele per tutta la vita al borgo medioevale di Marostica; un anello medioevale sbalzato tra pianura e collina. Qui l'artista trova concentrazione e approfondimento; insegna ai ragazzi della scuola il modo per scoprire le loro attitudini creative attraverso il disegno. Vive un rapporto simbiotico con la natura, esplora la metafisica della vita quotidiana, accostandosi alla filosofia mistica contemporanea di Pavel Florenskij. Ricerca nell'arte plastica e nella pittura la porta che mette in contatto il mondo fisico con quello metafisico. La sua visione "dall'alto" del tempo gli consente, con un colpo d'occhio, di cogliere l'unicum che unisce l'arte antica a quella contemporanea; la tradizione alle innovazioni formali della modernità. Per questo alla sua opera si addice il termine di Iconostasi nell'accezione di Elèmmire Zolla: "confine tra il mondo visibile ed il mondo invisibile, luogo dove si manifesta una pittura sublime, in cui le cose sono prodotte dalla luce" (testo di Rodolfo Bisatti).
La sua attività artistica spaziò dalla pittura e alla scultura, ove usò tecniche diverse operando su una molteplicità di materiali. La maggior parte delle sue opere più importanti le realizzò per varie istituzioni cittadine. A Marostica si possono ammirare:
Opere di Misericordia, ceramica, presso l’ex Ospedale di Marostica; Le tre Porte in bronzo della Chiesa Arcipretale di S. Maria Assunta a Marostica (1979-1985); Via Crucis, ceramica, presso la Chiesa di San Luca (1995); Il busto in bronzo del Dott. Piazza, collocato nel loggiato del Castello Inferiore (1984); pannello in bronzo commemorativo del riconoscimento della Regione Veneto alla Marostica del titolo di “Città Veneta della Cultura 2002” collocata nell’atrio d’entrata del Castello Inferiore; Arte del Buon Governo, ceramica, presso la Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank (collocato nel 2002 nella Sala Riunioni); La Madonna del ciclista, ceramica, presso la Chiesetta del Ciclista a Valle San Floriano (2006).
Nella pittura, oltre a tele ad olio, produsse una serie di acquarelli che intitolò “Omaggio a Marostica” e che espose al Castello Scaligero nel 1983. Nel 1988 presentò nel Palazzo Bonaguro l’opera “Ritratto di una città. Bassano. Cento acquarelli”. Il Catalogo predisposto con grande perizia ottenne pure uno strepitoso successo. Molto apprezzati furono anche i sei personaggi della “Partita a Scacchi” in tecnica mista e riprodotti in litografia.
Numerosi furono anche i manifesti e le medaglie che creò per varie associazioni ed enti cittadini.
Varie opere scultoree, alcune molto significative, si trovano nel cimitero di Marostica.